Il primo e l'ultimo

10.10.2015 09:38
In un sogno... in un universo parallelo indefinito...
un papa chiese consiglio ad un Re di Verità.
( era stanco di chiedere scusa per gli errori dei suoi predecessori )
Gli disse: "Non voglio che futuri papi debbano scusarsi per le mie azioni!"
.
Il Re di Verità rispose:
"Non credo di poterti aiutare.
Sono troppo sincero, pertanto... non potresti capirmi!"
.
Il Papa lo implorò: "Non lo chiedo solo per me... illuminami!"
Il Re di Verità rivolse un lungo sguardo al Papa, poi disse:
"A te non reciterò una parabola... per te sarà ancor più arduo capire!"
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"Presta attenzione, se saprai immedesimarti in ciò che ti dirò...
guadagnerai la capacità di poter salvare un mondo, il tuo mondo"
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Togliendosi i sandali, il Re di Verità parlò... disse solo l'essenziale:

"Sono grato a chi mi offende...
a chi non mi svia con complimenti,
al raro amico che non s'astiene dal criticarmi,
a chi, sinceramente, mi dona la realtà del suo pensiero.

Sono grato a chi m'aiuta a riflettere,
a chi mi avverte... salvandomi dal commettere errori,
al solitario che... fuori dall'acclamante coro... vorrebbe prevenire.

Amo comprendere le importanti e preziose parole di chi mi offende.


Mai rinuncerei... anche ad un solo, ma valorosamente sincero amico,
neppure per un miliardo di devoti adulatori!"


Il Papa... prostrandosi nel porgere il catino... sentiva che il rito rafforzava il verbo,
capì l'essenza di quanto fu tanto travisato, la coerenza delle parabole di un maestro,
allora, seppe anche capire che... non si stava inchinando all'uomo, ma...alla Verità!